Facciate ventilate

Facciate ventilate

Il rivestimento di un edificio

Il sistema di rivestimento delle pareti esterne di un edificio influisce sul comportamento complessivo dell’edificio, apportando un benessere termo-acustico all’interno e migliorando l’aspetto qualitativo esteriore in relazione al contesto architettonico esistente. Le diverse caratteristiche dei rivestimenti esterni, prestazioni ed estetiche, variano al variare dell’interazione tra i diversi materiali costituenti tale sistema. La scelta del tipo di rivestimento (cementizio, plastico, ceramico, lapideo, metallico) avviene per mezzo di un progetto architettonico, che pone in evidenza le scelte legate alla forma, alla funzionalità e all’immagine dell’edificio. Questi aspetti assumono significati e priorità diverse secondo la tipologia e il rivestimento da adottare. In genere un aspetto che influisce sul tipo di rivestimento è quello estetico, senza tralasciare l’importanza delle caratteristiche tecniche del sistema di rivestimento, come la resistenza a flessione dovuta all’esposizione del vento o la resistenza agli agenti atmosferici. Un aspetto notevole di tali sistemi di rivestimento è la messa in opera realizzata a secco, per mezzo di fissaggi meccanici. La facciata ventilata è un particolare tipo di rivestimento delle pareti, che prevede l’applicazione a secco di pannelli di opportuno spessore, mantenendo una determinata distanza dall’edificio preesistente.

La facciata ventilata

Secondo la NORMA UNI 11018 la facciata ventilata è “un tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria presente possa fluire per effetto camino, in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”. Pertanto la facciata ventilata è un sistema a ‘sbalzo’ che dona una nuova pelle all’edificio.

Tale struttura viene definita da quattro strati:

1. Strato isolante continuo, in materiale coibente e idrorepellente, posto a ridosso della struttura esistente;

2. Intercapedine di ventilazione, per la formazione di una camera d’aria collegata all’esterno con bocche d’areazione superiori ed inferiori. Effetto camino (dovuto alla differenza di temperatura tra l’aria nella camera di ventilazione e l’esterno);

3. Sottostruttura fissata tramite staffe metalliche alla muratura esistente. I sistemi di ancoraggio possono essere a ganci a vista o a scomparsa agganciando il retro del pannello di rivestimento con la struttura di sostegno;

4. Rivestimento esterno.

I vantaggi della facciata ventilata

PROTEZIONE DELLA MURATURA PERIMETRALE da agenti atmosferici mantenendola asciutta ed eliminando i rischi d’infiltrazione. Elimina pertanto il degrado del paramento esterno.

POTENZIAMENTO DEL SISTEMA D’ISOLAMENTO TRADIZIONALE, eliminando i ponti termici e migliorando le prestazioni energetiche dell’edificio.

TRASPIRAZIONE DELLA FACCIATA ed eliminazione dell’umidità, grazie all’efficace flusso d’aria dal basso verso l’alto presente nell’intercapedine d’aria.

SCHERMATURA SOLARE NEL PERIODO ESTIVO, assorbendo e riflettendo l’energia solare. L’aria surriscaldata presente nell’intercapedine della struttura permette, grazie all’effetto camino, di espellere tale aria alla sommità dell’edificio.

RIDUZIONE SENSIBILE DEL FENOMENO DI CONDENSA con la rapida eliminazione del vapore acqueo proveniente dall’interno. Nel periodo invernale pertanto mantiene salubre la pelle esistente dell’edifico.

INFINITE POSSIBILITÀ DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA di rivestimenti di facciata, sfruttando le potenzialità estetiche dei migliori prodotti sul mercato, aumentando il benessere termoacustico dell’edificio.

DURABILITÀ – resistenza ai raggi UV, a macchie e muffe

FACILITÀ DI POSA per ogni destinazione d’uso, sia nuovi edifici, sia edifici preesistenti.

FACILE MANUTENZIONE
La sottostruttura modulare permette la facile sostituzione di ogni singola lastra danneggiata e una manutenzione più rapida dell’edificio stesso.

PROTEZIONE DELLA MURATURA PERIMETRALE da agenti atmosferici mantenendola asciutta ed eliminando i rischi d’infiltrazione. Elimina pertanto il degrado del paramento esterno.

POTENZIAMENTO DEL SISTEMA D’ISOLAMENTO TRADIZIONALE, eliminando i ponti termici e migliorando le prestazioni energetiche dell’edificio.

TRASPIRAZIONE DELLA FACCIATA ed eliminazione dell’umidità, grazie all’efficace flusso d’aria dal basso verso l’alto presente nell’intercapedine d’aria.

SCHERMATURA SOLARE NEL PERIODO ESTIVO, assorbendo e riflettendo l’energia solare. L’aria surriscaldata presente nell’intercapedine della struttura permette, grazie all’effetto camino, di espellere tale aria alla sommità dell’edificio.

RIDUZIONE SENSIBILE DEL FENOMENO DI CONDENSA con la rapida eliminazione del vapore acqueo proveniente dall’interno. Nel periodo invernale pertanto mantiene salubre la pelle esistente dell’edifico.

INFINITE POSSIBILITÀ DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA di rivestimenti di facciata, sfruttando le potenzialità estetiche dei migliori prodotti sul mercato, aumentando il benessere termoacustico dell’edificio.

DURABILITÀ – resistenza ai raggi UV, a macchie e muffe

FACILITÀ DI POSA per ogni destinazione d’uso, sia nuovi edifici, sia edifici preesistenti.

FACILE MANUTENZIONE
La sottostruttura modulare permette la facile sostituzione di ogni singola lastra danneggiata e una manutenzione più rapida dell’edificio stesso.

I ritiri e le dilatazioni

Tutti gli elementi che formano un sistema d’insieme per il rivestimento di facciate, compresi i dispositivi di fissaggio in metallo, subiscono dilatazioni e contrazioni a seconda del materiale. Pertanto è necessario prendere alcune precauzioni, non ponendo pannelli e struttura a stretto contatto tra loro, al fine di non fare verificare tensioni e movimenti differenziali capaci di rompere le lastre.

 

La facciata ventilata e le sue esigenze tecniche

Una facciata ventilata per essere tale deve rispondere a determinate esigenze tecniche:

IL PESO DEL RIVESTIMENTO

Il peso è importante per il calcolo delle parti strutturali dell’edificio e nella scelta del sistema di posa più adeguato, considerando un maggior peso per rivestimenti lapidei rispetto a quelli metallici.

LA DIMENSIONE DEGLI ELEMENTI

È necessario un corretto rapporto tra la superficie e spessore di ogni elemento per sostenere il peso grazie ai dispositivi d’ancoraggio. Il numero di ancoraggi dipenderà dal tipo di sistema adottato e dalla superficie occupata da ogni elemento.

I GIUNTI

Elementi che rappresentano la continuità tra i pannelli e gli omega, soggetti a effetti di assestamento, come cedimenti elastoplastici e deformazioni termiche tra la parete di rivestimento e la struttura portante. In genere si adottano i giunti aperti con larghezza di almeno 6 mm.

LA DEFORMAZIONE ELASTICA DELLA STRUTTURA

Ogni struttura portante nel momento in cui è caricata subisce una deformazione elastica, per cui se il rivestimento viene fissato rigidamente, senza la possibilità di movimenti, viene costretto a seguire la deformazione elastica sottoponendosi a sollecitazioni e possibili rotture degli elementi.

L’EFFETTO DEL VENTO

Il vento rappresenta uno dei maggiori pericoli per la sicurezza statica degli elementi perimetrali del rivestimento. Le lastre più sollecitate sono quelle vicino agli spigoli, per cui è necessario prove e calcoli precisi per quantificare l’azione del vento in termini di carico unitario di pressione e depressione.

L’AZIONE SISMICA

Le vistose deformazioni cui è soggetta la struttura portante dell’edificio richiedono particolari prestazioni di elasticità, sia agli ancoraggi che agli elementi di rivestimento per evitare quantomeno, che questi si rompano e i loro frammenti si stacchino precipitando dall’alto.

IL METODO D’ANCORAGGIO

Questa è la parte più delicata e fondamentale di tutto il sistema d’insieme perchè la sua stabilità dipende proprio dal metodo di ancoraggio e del tipo di dispositivi di ancoraggio; questi dovranno essere scelti e calcolati in funzione del tipo di struttura sulla quale verranno fissati, del peso e della dimensione delle lastre e dell’azioni esterne che agiscono sui rivestimenti e sull’edificio (il vento, i sismi, l’assestamento dell’edificio).

STAFFE STANDARD

Le staffe Anchoriv vengono realizzate in 4 lunghezze standard:
90 – 120 – 150 – 180 mm.

STAFFE SPECIALI

Il nostro ufficio tecnico è a disposizione per studiare e sviluppare alternative di geometrie di materiali.

100% ALLUMINIO

Resistente e leggero: l’alluminio è uno dei materiali con il miglior compromesso tra resistenza e leggerezza e pesa esclusivamente 1/3 dell’acciaio.

100% riciclabile: l’alluminio è storicamente riciclato e riutilizzato. Si conta che il 75% dell’alluminio mai prodotto è attualmente ancora in uso, avendo subito infiniti cicli di riciclo.

Flessibile: le caratteristiche di alcune leghe di alluminio, in particolare la flessibilità, sono uniche tra tutti i metalli presenti in commercio.

Non combustibile: l’alluminio mantiene le sue caratteristiche strutturali fino anche a 250°, e fonde esclusivamente attorno ai 660°.

Perché utilizziamo l'alluminio?

Perchè utilizziamo l'alluminio?

Resistente e leggero

L’alluminio è uno dei materiali con il miglior compromesso tra resistenza e leggerezza e pesa esclusivamente 1/3 dell’acciaio.

100% Riciclabile

L’alluminio è storicamente riciclato e riutilizzato. Si conta che il 75% dell’alluminio mai prodotto è attualmente ancora in uso, avendo subito infiniti cicli di riciclo.

Flessibile

Le caratteristiche di alcune leghe di alluminio, in particolare la flessibilità, sono uniche tra tutti i metalli presenti in commercio.

Non Combustibile

L’alluminio mantiene le sue caratteristiche strutturali fino anche a 250°, e fonde esclusivamente attorno ai 660°.

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